Raymond Chandler, Ancora una notte

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Raymond CHANDLER

Ancora una notte

tit. orig. Playback
trad. Adriana Pellegrini

Longanesi & C., Milano, 1979 (1958)

£ 3.200

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dashiell Hammett e Raymond Chandler sono - rispettivamente - inventore e perfezionatore del romanzo noir americano, meglio definito hard boiled, che infinita ispirazione, e sceneggiature bell'e pronte, ha fornito al cinema e ai principali registi di Hollywood e dintorni. A lungo ingiustamente bollato come letteratura di consumo, il romanzo giallo e poliziesco è stato rivalutato grazie a Hemingway, autore anch'egli di svariati racconti tradotti in immagini, dai film in b/n degli anni Quaranta, e da Alfred Hitchcock, nonostante questi tendesse a manipolare le storie per imporre i propri standard espressivi (peraltro notevoli). Ecco perché il regista londinese preferì, salvo qualche eccezione, mettere in scena opere letterarie non conosciutissime; ed ecco perché Raymond Chandler lo apostrofò pesantemente con: “Sei un grasso bastardo”, allorchè Hitch, lavorando con lo scrittore americano alla sceneggiatura di Delitto per delitto svuotò discorsi e rilievo dei personaggi in nome della sua estetica, provocando così le ire - giustificate - dello scrittore di Chicago, e la fine della collaborazione.

Ed erano proprio lo spessore psicologico, l'originalità e la crudezza della prosa e dei dialoghi le carte vincenti della scrittura di Chandler, che anche in questo settimo e ultimo romanzo, Ancora una notte (pubblicato nel 1958, un anno prima della sua morte per abuso di alcool) propone il suo celeberrimo, inossidabile, eroe anticonformista, Philip Marlowe, nel suo contesto abituale, la California della ricchezza e della corruzione, dei poliziotti e dei sicari, delle femmine fatali e degli avvocati intriganti. Stavolta, il detective viene incaricato da un noto studio legale di sorvegliare una tale Betty Mayfield, al suo arrivo a Los Angeles. Il pedinamento porta l'investigatore a scoprire il ricatto che riguarda la donna da parte del losco Larry Marshall e che lo induce a spostarsi a Esmeralda, una piccola e amena località balneare californiana frequentata prevalentemente da imprenditori, affaristi, avventurieri e ricchi pensionati. Entrato in contatto con la Mayfield, ne riceve la richiesta di soccorso allorché ella gli offre una notevole somma di denaro per sbarazzarsi del cadavere di Larry, misteriosamente deceduto sulla terrazza del suo appartamento in albergo. Ma quando Marlowe giunge nell'abitazione il corpo dell'uomo è sparito. Se Betty non ha mentito chi ne ha occultato le spoglie? E cosa nasconde Betty della sua identità e del suo recente passato?

È quanto potranno scoprire i lettori di questa storia, più breve, e meno violenta delle precedenti, ma non meno intrigante. Immerso nei pensieri, tra le nuvole delle sue "bionde", e tra gli aromi di corteccia di un doppio whisky, Marlowe dovrà far appello al suo istinto e a tutte le sue capacità per districarsi in un intreccio di certo non brillantissimo, come i capolavori Il lungo addio, Addio mia amata e Il grande sonno, ma ben all'altezza dello stile di Chandler: tra locali notturni e stanze d'albergo, romanticismo e malinconia, egli rappresenta il cinismo e la decadenza a stelle e strisce, l'altra faccia della medaglia del sogno americano. Affascinante e disilluso, rude e dissacrante, e nel contempo uomo di saldi principi morali, Philip Marlowe è un rappresentante atipico del proprio tempo, il tempo delle ansie del secondo dopoguerra, della guerra fredda tra le superpotenze, del pericolo nucleare, dei persuasori occulti, dell'alienazione dell'individuo e del nichilismo...