Martha C. Nussbaum, Libertà di coscienza

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Martha C. Nussbaum, Libertà di coscienza, a cura di R. A. Rossi, Anicia, Roma 2018, pp. 481.

Interessata, in modo particolare, alla dimensione politica della democrazia, ella sostiene con forza il multiculturalismo, incardinandolo nel contesto più ampio di un universalismo etico. Il testo in questione, nell’edizione originale del 2009, reca come sottotitolo: In difesa della tradizione americana di uguaglianza religiosa e si sviluppa come una riflessione a partire dall’evento che ha segnato tragicamente l’inizio di questo nuovo millennio: l’attentato alle Torri Gemelle. Con il sottotitolo, l’Autrice, richiamandosi allo spirito liberale che ha animato i padri fondatori del Nuovo Mondo, intende appunto contrastare l’idea di laicità eretta a religione di Stato. Muovendo da una ricognizione critica dei principi costituzionali che sanciscono l’uguaglianza e la pari dignità fra gli esseri umani, l’accento cade su un’idea puntualmente ricorrente nel libro, tale che può essere vista come la vera e propria cifra teorica di esso. Si tratta dell’idea di un’educazione alla differenza, la quale deve attivarsi già a livello dell’immaginazione: «le persone non coltivano abbastanza la loro immaginazione. Spesso semplicemente non sono in grado di immaginare che quella forma di vita di fronte a loro ha una vita interiore simile alla propria. Educare l’immaginazione alla differenza, sviluppare la fantasia che ci permette di vedere la stessa umanità dietro ad un aspetto differente, è un compito molto importante della formazione primaria» (p. 400).