Tragico Amoroso, di Pasquale Panella

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Non ci si ama che in scena, quando il pubblico crede di vedere qualcosa: un inizio, una fine, una storia. Ma non succede niente, chiacchiere, eventi inventati. In realtà, tra equivoci, fraintendimenti, confessioni, civetterie e lamenti, noi facciamo davvero l’amore. Oppure siamo soli, come Riccardo Terzo, scena prima, atto primo, Londra, una strada, entra Richard, duca di Gloucester, solo: Adesso sì che l'inverno del mio dispiacere... Cosa devo dire? Ah sì! Adesso sì che la malinconia, noia, non so, scontentezza, malumore, irritazione, disgusto, anzi inquietudine, turbolenza, instabilità eccetera eccetera...  (continua)

 

Pasquale Panella
TRAGICO AMOROSO

Riccardo Terzo
da Shakespeare e da sé stesso

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