Oliver Sachs, Gratitudine

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(originale inglese) London, Picador, 2015, 
ISBN 978-1509822805, 9.98 £
(versione italiana) Milano, Adelphi, 2016, 
ISBN 978-8845930850, 7.65 €

 

Un piccolo libro che non si può non aver letto, così viene da pensare al termine delle 40 pagine di cui è composto "Gratitude" di Oliver Sachs. Il grande medico, scienziato e scrittore, morto nel 2015 a 82 anni (numero atomico del piombo, un accostamento tra anni vissuti e tavola periodica degli elementi su cui l'autore ritorna in varie occasioni), ci ha lasciato una sorta di testamento spirituale composto da quattro articoli, "Mercury", "My own life", "My periodic table", "Sabbath".

Sachs è l'autore di un bestseller, "Awakenings" (Risvegli), che gli diede fama come scrittore di casi clinici, una sorta di nuovo Freud, e di parecchi altri volumi dedicati alla neurologia, alla psicanalisi e anche alla sua vita privata. Ebreo ortodosso di nascita ma ateo per ragionamento, inglese di Londra ma americano di vita professionale, vagabondo di temperamento ma medico ospedaliero di alto livello, omosessuale represso e clandestino per molti anni della sua vita, grande appassionato di motociclette, persino campione di sollevamento pesi, Sachs è stato qualcosa più di un uomo straordinario, è stato mille persone insieme.

I suoi quattro articoli-testamento sono una lettura commovente e struggente, ma non cadono mai nella mielosa tristezza di chi sa di essere giunto alla fine del cammino; sono pieni di gratitudine per la vita vissuta, una vita piena e intensa come quella di pochi altri.